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Abadía Retuerta: Storia, Rinascita e Eccellenza della Valle del Duero

Abadía Retuerta: Storia, Rinascita e Eccellenza della Valle del Duero

La storia millenaria, la rinascita moderna, il patrimonio vitivinicolo e l’identità enologica di Abadía Retuerta, nel cuore della valle del Duero.

Introduzione

Abadía Retuerta è una delle realtà storiche ed enologiche più affascinanti della Spagna. Situata nel cuore della valle del Duero e a meno di due ore da Madrid, rappresenta un incontro perfetto tra spiritualità medievale, patrimonio agricolo e innovazione contemporanea. La tenuta, oggi riconosciuta come una delle aziende vitivinicole più importanti della regione, ospita un resort 5 stelle e una cantina con Denominazione di Origine Protetta. Con i suoi 700 ettari di territorio incontaminato e l’abbazia del XII secolo perfettamente restaurata, Abadía Retuerta è un simbolo di eccellenza, eleganza e profondissima connessione con il territorio.

Il Territorio e la Tenuta

La valle del Duero è uno dei territori vitivinicoli più vocati del mondo. Il clima continentale, caratterizzato da estati calde e inverni rigidi, unito alla straordinaria ricchezza dei suoli, crea un microambiente ideale per la coltivazione della vite. La tenuta si estende su colline armoniose attraversate dal fiume Duero, che funge da elemento vitale per l’ecosistema agricolo della zona. Il complesso abbaziale, oggi trasformato in un hotel di lusso, conserva l’imponenza dell’architettura medievale e offre viste spettacolari sui vigneti che avvolgono la proprietà.

Le Origini Medievali

Durante l’XI secolo, in concomitanza con il declino del potere musulmano nella penisola iberica, la regione attraversò un periodo di riorganizzazione politica e demografica. Le terre irrigate dal Duero, ricche e fertili, furono nuovamente popolate grazie all’intervento del conte D. Sancho García, protagonista della rinascita territoriale. Egli promosse la fondazione di tre importanti monasteri: Nuestra Señora de la Armedilla, Santa María de Valbuena e Santa María de Retuerta. Quest’ultimo, fondato nel 1146, ricevette una significativa donazione di terre e vigneti, atto documentato nelle incisioni in pietra presenti nella chiesa abbaziale. Queste testimonianze confermano non solo la fondazione del monastero, ma anche il ruolo decisivo della viticoltura fin dalle origini.

L’Espansione Agricola nei Secoli

Nei secoli XV, XVI e XVII, i monaci consolidarono il loro ruolo nella produzione vinicola. Documenti storici attestano la straordinaria fertilità della zona: nel villaggio di Quintanilla, parte della tenuta, vivevano oltre 400 abitanti e si producevano più di un milione di litri di vino. Nel XVII secolo, i vini di Retuerta erano talmente rinomati da diventare un punto di riferimento per il mercato della città di Valladolid, allora la più grande della Castiglia. L’arte monastica della viticoltura raggiunse livelli altissimi, definendo uno standard qualitativo che avrebbe influenzato le generazioni successive.

Declino e Trasformazioni

Con la desamortización di Mendizábal nel XIX secolo, molte proprietà ecclesiastiche furono confiscate e destinate alla vendita. Questo evento segnò un progressivo declino della produzione vinicola a Retuerta. L’arrivo della fillossera all’inizio del XX secolo aggravò la situazione, portando all’estirpazione dei vigneti. Nel 1953, la tenuta orientò la produzione verso i cereali, una scelta che segnò il temporaneo abbandono della tradizione vinicola plurisecolare.

La Rinascita Moderna

Il vero rinascimento avvenne nel 1988, quando l’azienda Sandoz – oggi parte del gruppo Novartis – acquistò la proprietà e decise di riportare in vita il vigneto storico. Il progetto fu affidato nel 1994 al celebre enologo Pascal Delbeck, che applicò la sua esperienza maturata presso Château Ausone e Château Belair. La nuova cantina, progettata nel rispetto della tradizione e dotata delle tecnologie più moderne, venne inaugurata nel 1996. Nello stesso anno si unì al team Ángel Anocíbar, enologo oggi alla guida delle operazioni vitivinicole e riconosciuto nel panorama internazionale.

I Vigneti e le Varietà Coltivate

La tenuta ospita una straordinaria varietà di vitigni: Tempranillo, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Petit Verdot. La gestione del vigneto è orientata alla sostenibilità, con pratiche rispettose dell’ambiente e una profonda conoscenza del comportamento delle uve nel microclima del Duero. La diversificazione dei suoli contribuisce alla produzione di vini complessi e armoniosi.

I Vini Iconici

Abadía Retuerta è conosciuta per produzioni di altissima qualità. Tra i vini simbolo spiccano il Rivola, un rosso fresco e invitante, e il Selección Especial, una cuvée che unisce Tempranillo, Cabernet Sauvignon e Merlot e rappresenta l’essenza del lavoro della tenuta. Ogni vino è espressione autentica del territorio e del sapere enologico che lo caratterizza.

La Denominazione di Origine Protetta

La DOP Abadía Retuerta è un riconoscimento unico nel panorama enologico spagnolo. Concessa dalla Commissione Europea, la denominazione certifica il legame indissolubile tra il territorio, la sua storia e la qualità dei suoi vini. Questo traguardo è il risultato di decenni di lavoro sulla sostenibilità del vigneto, sul recupero delle tradizioni e sull’innovazione tecnica.

Un'Eredità Artistica che Completa la Tenuta

Fin dall’inizio della sua rinascita moderna, Abadía Retuerta è stata concepita non soltanto come un luogo dedicato al vino e all’ospitalità, ma come un vero e proprio universo culturale. L’obiettivo è quello di offrire agli ospiti esperienze uniche che uniscano patrimonio storico, arte e paesaggio, trasformando ogni soggiorno in un viaggio immersivo nella bellezza.

Vivere Abadía Retuerta significa attraversare secoli di storia anche attraverso l’arte. Il complesso racconta, nei suoi spazi, un dialogo continuo tra il Romanico originario dell’abbazia e le linee contemporanee di Le Domaine. La Collezione d’Arte custodita nella tenuta accompagna il visitatore in un percorso che va dal Rinascimento italiano al XX secolo: opere di Palma il Giovane, Guardi, Pannini, Joan Miró e Ulrich Rückriem trovano posto negli ambienti più rappresentativi, creando un intreccio raffinato tra arte, architettura e vino. Arazzi francesi, bargueños spagnoli e arredi storici arricchiscono ulteriormente gli interni, offrendo l’occasione di ammirare da vicino un patrimonio artistico secolare. In questo modo, Abadía Retuerta non è solo una destinazione enologica, ma un luogo in cui l’arte diventa parte essenziale dell’esperienza.

Conclusione

Abadía Retuerta è oggi un esempio magistrale di armonia tra passato e presente. La sua storia millenaria, unita alla visione moderna del team enologico, ha restituito vita a un territorio unico. Con vini riconosciuti a livello internazionale, un resort che celebra l’eleganza del patrimonio medievale e un’importante eredità artistica, la tenuta continua a essere un punto di riferimento per il turismo enogastronomico e per chi cerca esperienze autentiche nella valle del Duero.

Le nostre proposte di degustazione

La Tenuta Castello di Morcote con i propri vigneti che circondano il Castello di Morcote vi attende per donarvi delle esperienze uniche legate al vino e al buon cibo, nel segno della Sostenibilità, del rispetto della Natura e della Storia che fin dai tempi dei romani, durante il medioevo e con la famiglia Gianini, su questa collina si é sempre amata la terra e coltivato il vino.

FAQ su Abadía Retuerta

Q: Dove si trova Abadía Retuerta?

A: Si trova nella valle del Duero, vicino alla città di Valladolid e a meno di due ore da Madrid.

Q: Quando è stato fondato il monastero?

A: Il monastero di Santa María de Retuerta è stato fondato nel 1146 grazie a una donazione di terre e vigneti.

Q: Quali vitigni vengono coltivati nella tenuta?

A: La tenuta coltiva principalmente Tempranillo, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Petit Verdot.

Q: Perché la DOP Abadía Retuerta è così importante?

A: Perché rappresenta un riconoscimento unico che certifica la qualità, la tradizione e la sostenibilità del vigneto.

Q: Chi sono gli enologi principali della cantina?

A: Pascal Delbeck ha guidato il rilancio moderno, mentre Ángel Anocíbar è l’enologo responsabile attuale.

Q: È possibile soggiornare nella proprietà?

A: Sì, l’antica abbazia ospita un resort di lusso a 5 stelle con esperienze enoturistiche di alto livello.

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